I proprietari vogliono investire anche nel mercato invernale, ma vogliono garanzie da Nyon. È quanto ribadito da Ivan Gazidis nell’ultimo vertice in Svizzera.
Milan-UEFA, nuovo incontro a Nyon. Ancora una puntata di questa interminabile telenovela: Ivan Gazidis si è recato in Svizzera per incontrare i rappresentanti del massimo organo amministrativo, organizzativo e di controllo del calcio europeo.
Il club rossonero, ormai è noto, considera eccessiva la pena comminata per la violazione del Fair Play Finanziario. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, il fondo Elliott è intenzionato a scardinare la sanzione anche a costo di trascinare la stessa UEFA nelle aule di giustizia (non solo sportiva, ma anche in sede civile).
Ma prima che avvenga l’irreparabile e che la palla passi agli avvocati, la società milanista ha affidato al nuovo amministratore delegato Ivan Gazidis una missione diplomatica: convincere i vertici di Nyon che lo scontro non conviene a nessuno. È questo il senso dell’ultima riunione svoltasi in Svizzera, nel corso della quale il manager sudafricano ha ribadito la posizione del Milan.
Milan, Ivan Gazidis alla UEFA: acquisti anche a gennaio
Elliott ritiene che sia impossibile raggiungere il pareggio di bilancio nel giro di un paio di anni. L’hedge fund della famiglia Singer vuole riportare il club ad alti livelli, ma per tornare al top bisogna investire tanti soldi e ingaggiare campioni.
Ivan Gazidis ha pure fatto capire che il Milan intende muoversi con decisione (quindi spendere) anche sul mercato di gennaio, ma prima di farlo vuole avere precise garanzie di “flessibilità” dalla UEFA. Quello che può essere possibile, invece, è trovare un accordo per evitare sanzioni relative al bilancio 2017-18 (quello della gestione Yonghong Li, tanto per intenderci), chiuso con un pesante passivo di 126 milioni e non ancora preso in considerazione da Nyon.